Benvenuti nel nuovo mondo
Pietro Giannini 17/07/2016
Scorrendo
i molti “post” sui social network, FB, Twitter ed altri, si scopre, non senza
una crescente preoccupazione, la consistente presenza di elementi estremisti di
destra, che fanno chiaro riferimento, spesso anche pubblicamente dichiarato,
alla dottrina nazi-fascista. Sono nascosti sotto pseudonimi spesso fantasiosi,
altri invece, appartenenti forse a gruppi con coperture politiche, escono allo
scoperto senza timori, usando il loro vero nome.
Il coraggio viene dalla forza del numero e
dalla certezza di farla franca, proprio come avveniva con le squadracce nere di
mussoliniana memoria.
All'epoca si trattava di soldati lasciati allo
sbando senza lavoro, cui lo Stato non concedeva alcun riconoscimento
particolare per il ruolo ricoperto in guerra. Erano squadre per lo più formate
da ex militari addestrati all'arma bianca ed appartenenti alle unità di élite
(come gli Arditi).
Mussolini li raccolse dalle strade e organizzò così le sue S.A.M. Il loro scopo
era all'inizio quello di impedire che in Italia si attuasse una sorta di non
meglio identificata “Rivoluzione Bolscevica”, pretestuosa balla che non aveva
riscontro nella realtà. Il tutto sarebbe
servito, poi, a combattere ferocemente i socialisti e ad eliminare, anche
fisicamente tutti gli avversari politici ed i dissidenti, non pochi, che il
Duce si trovò sulla sua strada per tutta la durata del suo rovinoso dominio.
L’origine
dei fascisti di oggi è diversa, ma solo quella. Il resto ricalca per grandi
linee la struttura fascista. Innanzi tutto gli adepti sono, per lo più, giovani
sbandati, molti appartengono a famiglie anche abbienti, ma di scarsa cultura,
cresciuti a pane e violenza da genitori spesso assenti, convinti che tutto sia
loro dovuto perché la società che avrebbe dovuto fare determinate cose
piuttosto che altre e bla bla bla…spesso ignorando, però, che la società sono
anche loro.
Ma non
è solo questa la causa del malessere culturale che affligge questi sbandati,
abbandonati a se stessi. Per non restare isolati si avvicinano ad uno dei molti
circoli, sempre più numerosi sul nostro territorio, creati ‘ad hoc’ per
raccattare questi ragazzi disorientati; in quei circoli viene loro instillato
l’odio razziale, la xenofobia, il culto della forza bruta. Sulla scorta di
questi dogmi fasulli molti cercano di diventare combattenti ben addestrati e
preparati allo scontro fisco contro tutto e tutti.
Nascono
così le organizzazioni paramilitari che infestano gli stadi, che s’infiltrano
nelle manifestazioni di qualsiasi tipo per creare disordini, picchiare, fare
danni alle cose ed alle persone in nome dell’odio bieco, sordo, immotivato che
li pervade, li domina e li rende rabbiosi messaggeri della loro infame
ideologia. Questa violenza è mirata, molto sovente, a testare le capacità alla
lotta, le tecniche di guerriglia, allo scopo di determinare le potenzialità di
offesa raggiunte del gruppo. Fanno le prove per tenersi in forma.
Nulla
di nuovo dirà qualcuno dei più anziani che ricorda ancora quel periodo dove
tutto era nero. Non erano nere solo le camicie-divisa degli squadristi, ma era
nera anche la faccetta di quella “bella Abissina” cui promettevano un’altra
legge ed un altro re, nonché di portarla a Roma, affrancata dalla schiavitù, libera.
La propaganda
dell’epoca tentava di giustificare così l’aggressione dell’Etiopia e
dell’Abissinia perché nella mente malata di grandezza del duce, la
“liberazione” di quella popolazione era necessaria per emanciparla dalla
schiavitù. Sappiamo tutti come è andata a finire…. L’imperatore di Etiopia ed
Abissinia si alleò con uno psicopatico guerrafondaio xenofobo, facendo calare
su tutta l’Europa la nube nera della guerra e dello sterminio del popolo Ebreo.
Questo
è il retroterra culturale nel quale sguazzano i nuovi epigoni del fascismo che
si sta allargando a macchia d’olio in tutta il mondo. Personaggi sempre più
malati di mente, sfruttando il malessere economico che ci attanaglia in questi anni,
cercano di affermare l’idea che i migranti sono dei criminali pericolosi; ma costoro,
a causa della loro ignoranza spesso reale, non sanno che le condizioni di
questa gente le abbiamo create noi con la perversa imbecillità di governanti
legati a manie espansionistiche e coloniali: Francia, Olanda, Inghilterra,
Spagna sono in testa in questa speciale classifica di predoni.
Sappiamo
tutti del dopo Bin Laden e di come, a seguito di quella morte, il Terrorismo si
sia decuplicato, alimentato dalla sete di vendetta del popolo contro gli
Americani; altrettanto bene conosciamo gli esiti della sanguinosa guerra civile
scoppiata in Libia dopo la morte di Gheddafi, anch'esso ucciso brutalmente, per
liberare, così disse la propaganda, la Libia da un “feroce dittatore”. Non si
deve dimenticare nemmeno la lunga dominazione coloniale di Parigi nei confronti
dell’Algeria, conclusasi nel 1962 dopo una rivoluzione iniziate nel 1954, che
costò la pressoché totale distruzione di un popolo, delle sue tradizione e
della sua cultura.
La Francia lasciò lì 25.000 dei suoi figli
migliori, altri li sta perdendo adesso con gli attentati terroristici che
conosciamo. Queste sono le cose che dovrebbero essere spiegate ai molti giovani
che si avvicinano a questi gruppi di facinorosi violenti, ma soprattutto queste
cose andrebbero ricordate ai governanti che oggi guidano l’Europa, che
preferiscono ignorare i problemi creati dai loro predecessori che, erigendo
muri e piazzando dappertutto cavalli di frisia, hanno creato di fatto una
barriera di ostilità fra loro ed il mondo al di fuori (o al di dentro) di tali
recinti.
Abbattuti
i muri e smontati gli steccati è rimasta l’ostilità alimentata dal dolore per
le sofferenze subite, dallo strazio doloroso dei ricordi per le angosce patite
e dai pianti dei cordogli. Quell'ostinata voglia di conquista, ha creato una
invalicabile barriera d’odio che non sarà facile debellare. Le centinaia di
attentati di questi tragici anni, hanno provocato migliaia di morti innocenti
così come erano innocenti i Polacchi, gli Ebrei, gli Algerini ecc.
Tutti
sembriamo aver dimenticato tutto. Poi è arrivata l’IS che ha dato una nuova
svolta all'eccidio. La finta lotta di religione, così come nelle finte guerre
Sante organizzate dai vari Papi per la lotta ai c.d. infedeli che erano molto
ricchi, ha creato un nuovo alibi, nel caso ve ne fosse stato bisogno, per
giustificare la carneficina contro le nazioni c.d, cristiane.
Cresce la paura
per gli immigrati e si rialzano i cavalli di frisia ed i muri per tenere
lontano il terrore del musulmano: si torna alle barricate, all'isolamento,
indietro di mille anni.
Chissà
quanti Emmanuel vedremo morire ancora….
Riproduzione vietata
Commenti
Posta un commento