IL FONDO
Pietro
Giannini 16/07/2016
No, state tranquilli, non crediamo di
essere al Corriere della Sera. Il titolo si riferisce invece in maniera più
semplice, al fatto che questo paese ha toccato il fondo. Se è vero che non ci si
può più stupire di nulla, è anche vero che certe porcherie non si riescono a mandare
giù. Non per partito preso ma perché
succedono fatti tanto indegni da provocare il voltastomaco.
E dire che di porcherie in questi anni ne abbiamo
viste tante. Parliamo delle violenza assassina che in questi anni si sta
perpetrando ai danni delle donne, notoriamente più deboli fisicamente degli uomini,
che, vigliaccamente, ed approfittando di tale condizione, danno il peggio della
loro essenza uccidendo le compagne di vita.
Né si possono sottacere li numerosi
atti di codardia contro persone indifese come i disabili in alcuni casi
brutalizzati da squallidi psicopatici in crisi di astinenza da intelligenza. E
salendo di gradino in gradino o meglio precipitando rovinosamente in giù, l’umanità
assiste attonita a fenomeni di violenza collettiva contro indifesi, da parte di
psicopatici kamikaze armati di bombe o di cinture esplosive ecc..ecc.
I
fatti li conosciamo tutti ed è inutile elencarli. Ma, come si dice, al peggio
non c’è mai fine e temiamo che sia proprio vero. Ora il problema è quello di capire
se essere tanto malvagi e distorti sia una condizione acquisita e perfezionata
nel corso di tanti anni di malefatte o se sia, al contrario, una condizione naturale
dell’uomo, quindi congenita, da DNA insomma.
Se guardiamo a quella che è stata la storia
dell’umanità ci accorgiamo che essa è piena di episodi nei quali emerge con chiarezza
che certi atti di malvagità sono connaturati all’uomo.
Non è certo il caso di scomodare Rousseau
o De Sade ma questi due grandi conoscitori dell’intima essenza dell’uomo, sono
arrivati, dopo studi ed argomentazioni di grande interesse scientifico, alla
conclusione che la malvagità è presente in ogni essere umano e che essa si manifesta
in forme differenti e in maniera più o meno forte in relazione anche alle condizioni
socio-culturali in cui egli è vissuto e che ne hanno condizionato la psiche.
Non ci inoltreremo ulteriormente in cose molto
difficili da capire. Certamente i fatti che rileviamo giornalmente superano i
limiti della decenza e della morale. Vanno oltre l’immaginario e
l’immaginabile: sono i tristi risultati della squallore morale che plasma la
vita di certi personaggi che, senza l’estrinsecazione di siffatte nefandezze, non
sarebbero altrimenti individuabili.
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