IL REVANSCISMO EUROPEO

Pietro Giannini 27/05/2016


Brutta vittoria, bella sconfitta. Si può sintetizzare così la vittoria di Pirro ottenuta dai Verdi sulla destra nazionalista e xenofoba di Hofer. C'è poco da stare allegri, l’Austria è di fatto spaccata in due da questo risultato che, a dire il vero, non sorprende più di tanto.  
Ma questa frattura come la chiamano, ormai anche in Austria, è ben più che politica. Ora solo 31.026 voti separano l’ex socialista Van der Bellen dai fascisti di Hofer. Certo, forse va bene così, ma questo 49.07% ottenuto dalla destra, pesa e peserà moltissimo sulla politica in Austria.

Se non fosse stato per quei 700.000 austriaci che hanno votato all’estero, avremmo potuto avere dei confinati provenienti da una cultura di destra chiusa all'accoglienza, razzista e xenofoba e fortemente contraria all'Europa di Schengen. Questa però è la nuova fase politica con la quale tutti i paesi dell’EU si dovranno confrontare; l’avanzata delle destre non depone a favore dell’unità Europea, anzi ne potrebbe determinare la fine. I movimenti contrari ai sistemi esistenti nei vari paesi, hanno prevalentemente il nero colore delle destre razziste, anti immigrati, ultranazionaliste.

 Moltissimi gli esempi, ma quelli più eclatanti per consensi sono, a parte l’FPO di Norbert Hofer, il Front National di Marine Le Pen, l’NPD di Udo Voigt, il REP di Johann Gartner. Ma tantissime altre nuove formazioni in tutta Europa raccolgono un alto numero di consensi, tutte con la stessa fisionomia xenofoba, razzista, antieuropea.

Un pericoloso segno di revanscismo che scuote l’Europa e rende meno solide la basi dell’Unione. Non sembra facile recuperare il terreno perso, e soprattutto non è facile recuperare il voto dei giovani che in crisi di ideali, di soldi, e di lavoro, hanno voluto quasi punire quell’Europa più vicina ai grandi interessi bancari ed oramai lontana dalle necessità stringenti e dai bisogni dei cittadini.

L’Italia, anch’essa presa in questo vento che tira da destra, non ha vita semplice perché i tre partiti di estrema destra dichiaratamente fascisti (Forza Nuova, MSI Fiamma Tricolore, Fronte Nazionale di chiara ispirazione Lepenista), con l’appoggio della Lega di Salvini partito estremamente populista e razzista, e Forza Italia-PDL di Berlusconi, di dichiarata appartenenza al centro destra, oppongono in parlamento  forte resistenza spesso aiutati, in questo, dal fortissimo (per numero di parlamentari e senatori) Movimento 5 Stelle di collocazione anarcoide, populista, qualunquista.

 L’Austria ha richiamato tutti alla concretezza, queste elezioni sono state come una sorta di sveglia che, con una suoneria distruttiva, ha detto che è ora di svegliarsi dal sonno e dall’apatia, dall’inciucio politico, da quel “vogliamoci bene” che ha addormentato le coscienze ed i sensi, ed ha immobilizzato non solo l’Europa ma anche i Paesi che in essa si identificano.  


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