Il terremoto e lo sciacallaggio demagogico.

Pietro Giannini   28/08/2016

In questi giorni, funestati dal violento terremoto che ha squassato l’Italia centrale e ucciso circa 300 persone, fra le quali molti bambini, sono circolate su F.B. un impressionante numero di notizie false sulle leggi post-terremoto, promulgate da governi precedenti, che miravano e mirano ad aizzare la popolazione contro qualsiasi tipo di autorità di governo, anche non attuale. Stessa cosa ha fatto certa stampa con titoli roboanti, ma soprattutto falsi e che niente hanno a che vedere con la realtà.

Molte c.d. “bufale” sono state scoperte e “disinnescate” da altri giornalisti che hanno avvisato la gente della palese infondatezza di queste non notizie, molte sono state, invece, sventate da attenti amici di FB che hanno informato tutti gli altri aderenti al “Social” fornendo peraltro, ampia possibilità di documentazione, indicando link di riferimento di provata serietà.

 Lo sciacallaggio telematico è una pratica che si sta diffondendo rapidamente sul web perché raggiunge con immediatezza una grande numero di persone. Questi siti sono per lo più gestiti da terroristi ideologici o da partiti politici a forte indirizzo populista, demagogico, qualunquista ed anarcoide. Per molte persone è facile farsi cogliere impreparate ed abboccare all’amo; questi giorni hanno confermato che tale teoria è reale poiché una di queste false notizie, appena postata, aveva già ricevuto in pochi minuti un centinaio di “mi piace” e circa 80 condivisioni.

In questo momento, in cui gli italiani onesti e perbene cercano di portare aiuto ai terremotati rimasti senza casa e senza più nulla e che hanno, spesso, subito perdite di parenti o di amici di una vita, sapere che esistono sciacalli vigliacchi, pendagli da forca che tentano di seminare il panico diffondendo notizie false o manipolate ad arte, è una cosa che lascia interdetti e induce ad una riflessione accurata sullo stato del nostro Paese, sia dal punto di vista polito che, soprattutto, da quello etico-sociale.

Oggi, alcune organizzazioni politiche o para-politiche, usano la demagogia con estreme abilità ma anche con notevole disinvoltura. Alcuni degli aderenti a tali strutture sono dei veri maestri nel raggirare con discorsi falsi il popolo, spingendolo ad agire contro i propri interessi.

Così si alimenta l’odio contro lo Stato, la xenofobia, la paura del diverso, l’ostilità aberrante per tutto ciò che è diverso da noi. 
Essa quindi non è altro che una degenerazione della democrazia e si sviluppa e si consolida sulla disinformazione, sull’ignoranza, sulle divisioni sociali fra ricchi e poveri, abbondantemente cagionate “ad hoc” per tempo, attraverso l’abuso di altra demagogia.

Certamente molti di costoro hanno vita facile nel raccattare simpatie a destra o a sinistra in quanto esiste già da tempo, nel nostro paese, una grave crisi morale fra i nostri politici che ovviamente ricade sui vari governi e molto più pesantemente sugli italiani. I movimenti che operano in tal maniera con pochi scrupoli e molte promesse, non sono né di destra né di sinistra in quanto raccattano ciò che trovano.

 Essi sono l’Antipolitica per eccellenza, ed è essa stessa una forma di politica ma eversiva perché manipola la gente, ne fa dei burattini attraverso i quali diffondere un vangelo fatto di mistificazione, sfruttando promesse di politici mai mantenute, o una corruzione politica in crescita esponenziale a qualsiasi livello nell’amministrazione statale. 
Tutte cose che hanno facile presa sul popolo, spesso angariato da insufficienti risorse per vivere, con scarsità o senza lavoro del tutto, senza una prospettiva di futuro.

Gli appigli per una facile demagogia ce li creiamo da noi. Gli altri ne approfittano soltanto.

Non è poco, ma è quanto basta.

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