La Commemorazione dei defunti e la “Congregazione per la dottrina della
Fede”
Pietro Giannini 26/10/2016
L’”Istruzione” circa
la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione,
emanata in questi ultimi giorni dalla Congregazione per la Dottrina della Fede,
cade nel periodo giusto, quello della Commemorazione dei defunti. Tale
“Istruzione” non vieta la cremazione ma stabilisce ciò che deve essere fatto
‘dopo’.
La Chiesa sostiene
che le ceneri debbano essere inumate, come se si trattasse della sepoltura
normale di un corpo, che non debbano essere disperse, quindi, ma sepolte.
Suggerisce infine di non conservare le ceneri in casa ma di seppellirle.
In sintesi, questo è
il succo dell’”Istruzione” emanata in questi giorni.
Una sorta di apertura
verso una pratica, quella della cremazione, che in questi ultimi anni ha
conosciuto un’impennata di notevole importanza. I defunti cremati, dicono i
dati pubblicati da società specializzate e organi di stampa, sono più della
metà di quelli sepolti.
Certo molti preferiscono
conservare le ceneri dei propri cari in casa, ma la Chiesa dice che questo non
è consentito perché il corpo o le ceneri devono ritornare alla terra da cui
sono originati. Questa è la tradizione Cristiana che la Chiesa Cattolica, tiene
a conservare rigidamente. Questo è quello su cui non sono d’accordo.
Ognuno, se può e
vuole, deve essere libero di onorare i propri morti nella maniera che gli è più
consona, di ricordarli senza vincoli terzi di alcuna natura, ma sempre con il
massimo rispetto per il defunto.
Questa è una cosa che
in Italia viene praticata istintivamente ed assiduamente a causa di quel “Culto
dei morti” che in alcune zone è veramente molto forte, specie in questo
periodo, tanto da essere chiamato e celebrato come la “festa dei Morti”.
Pupi di zucchero tipici della Festa dei morti
In particolare le regioni del sud Italia
usano celebrare questo periodo dell’anno con molti regali ai bambini, quasi una
seconda befana, e con statuette di paladini e nobili dame, tutte fatte di zucchero,
oltre che la Frutta di Martorana tipica della Sicilia.

Per ritornare al nostro argomento, in
buona sostanza però, il culto dei defunti nel nostro paese è talmente sentito che le Istruzioni della Congregazione per la Fede, per rammentare come la pensa la Chiesa sul “post mortem”,
dando “Istruzioni ad hoc”, sembra eccessivo e vincolante, e mette i fedeli in
difficoltà, perché sono costretti a scegliere fra l’osservanza alla
disposizioni della Chiesa e l’affetto per i propri cari. Noi scegliamo la tradizione in tutti sensi, sia per le celebrazioni del giorno dei morti, sia per tenere sempre vicino a noi i nostri cari defunti. Le nostre tradizioni si sono tramandate nei secoli, non vediamo perchè adesso dovremmo cambiare.
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