LA
POLITICA DELLE FACCE DI BRONZO
Pietro Giannini 03/06/2016
Prima delle solite
frasi rituali e d’occasione, pronunciate dai vari capi di stato in occasione di
visite ufficiali in altri paesi, questi signori dovrebbero farsi un esamino di
coscienza per rammentare, soprattutto a se stessi, quanto sono ipocriti ed in
mala fede. Qui la diplomazia non c'entra un bel nulla. C'entra, invece, la
malafede, il faccia-bronzismo di cui questi strani essere che sono i nostri
governanti (tutti) si ammantano, per nascondere tutti gli scheletri che
affollano i loro armadi.
Quando si dice: “niente
più armi atomiche (lo sento ripetere da 60 anni), sappiamo tutti con certezza che
è solo una frase che spesso viene tirata fuori, cosi come molte altre del tipo
"combattere la fame nel mondo" "ridurre l'inquinamento" ed
altre balle simili. Tutta retorica spicciola, d'occasione, populismo d’accatto,
frasi inutili che non avranno mai un seguito.
La peggiore senza
ombra di dubbio è quella che asserisce: “mai più guerre”. Questa è veramente la
peggiore perché nasconde tutta l’ipocrisia, la farisaica cialtroneria di gente
che fabbrica armi per venderle a quei Paesi in cui, loro stessi, attraverso le
loro organizzazioni criminali (l’americana CIA, il KGB sovietico, l’MI5 e l’MI6
britannici, i numerosi servizi tedeschi, molti dei quali sopravvissuti alla
furia distruttiva di Hitler, la DGSE francese, il Mossad israeliano ecc.) si
erano preoccupati, opportunamente e molto per tempo, di accendere, pericolosi
focolai di guerra.
Tutta la c.d.
politica, sia nazionale che internazionale, oggi è fondata sulla bugia,
sull’inganno verbale perpetrato ai danni della gente che ascolta, sconsolata,
le fandonie strumentali di ipocriti che dicono una cosa per farne, poi, una esattamente
contraria.
Ed intanto i
focolai si trasformano in guerre spesso molto cruente, che si moltiplicano a
vista d’occhio e nelle quali molti innocenti vengono uccisi, straziati,
mutilati, molte donne violentate, i
bambini massacrati, tutte vittime senza colpa della violenza senza senso usata
da miliziani di forze paramilitari abusive, illegittime, illegali formate da
banditi, delinquenti da strada, pendagli da forca liberati e fatti fuggire
dalla prigioni locali, per essere assoldati, armati e poi scagliati contro la
loro stessa gente con l’ignobile fandonia della guerra di religione.
Niente può
sconvolgere le coscienze più dell’arrogante protervia di questi politicanti che
preparano la guerra mentre parlano di pace. Non intendo riferirmi al vecchio
“Si vis pacem, para bellum” perché qui non si prepara la pace, semmai si
alimentano le guerre già in corso o si cercano pretesti per farne scoppiare di
nuove.
<È la democrazia di facciata, come la
chiama Habermas, cioè quel tipo di comportamento adottato dalle élite politiche
che mettono in opera, in maniera tecnocratica gli imperativi dei mercati senza
offrire praticamente alcuna resistenza. Chiuse nelle loro prospettive di Stati Nazionali,
non hanno altra scelta. Preferiscono così sconnettere i processi politici
decisionali, dallo spazio pubblico moribondo le cui infrastrutture si
sfaldano>.
Ecco perché Obama
non è stato credibile come Presidente. Né tanto meno lo sarebbe la Clinton: il
primo non ha saputo portare avanti con il dovuto coraggio la lotta contro la
libera vendita delle armi, contro il fumo, la seconda non ne parla
completamente ed il terzo, Trump, addirittura prevede un futuro da Far-west per
l’America, predicando, bontà sua, che tutti hanno il diritto di difendersi,
pertanto è giusto che tutti abbiano un’arma.
Le lobby degli
armivendoli americani e dei sigarettai, gongolano e si strofinano le mani ed il
portafogli, votando compatti per una sorta di Bufalo Bill da circo equestre
(come il vero Bill Cody), ricco ereditiere di una fortuna immobiliare, plurisposato
e pluridivorziato, ma soprattutto molto ricco.
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