Il rifiuto…
Pietro Giannini 22/12/2016
È il tempo delle bacchettate sulle gengive. Ed il M5S in questi giorni ne fa sta facendo una buona collezione. La principale jattura che è capitata loro riguarda la pseudo sindaca di Roma, la quale nel giugno del 2015, in occasione della riunione del Consiglio Comunale Capitolino, proprio sul bilancio anche allora bocciato dall’OREF, si pronunciò in maniera molto dura contro la Giunta di Marino.
La Raggi disse in quell’occasione: «Sarebbe meglio ascoltare le riserve e le eccezioni formulate dall'Oref (Organo di Revisione Economico-Finanziario) e correggere un po' il tiro: cosa che non fate mai».
Esattamente come non ha fatto lei ed a distanza di nemmeno un anno e mezzo, eccola impantanata nella medesima palta.
Ma non è solo questo: l’altra bacchettata arriva per la faccenda ANAC (l’azienda di autotrasporti della capitale). Infatti l’anticorruzione ha inviato alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti la delibera sullo scandalo ANAC nella quale si afferma che per Marra ci fu un conflitto d’interessi che la Raggi non poteva non conoscere. Ora la sindaca potrebbe essere indagata. Aspettiamo e vediamo che succede.
La terza manganellata arriva dal comune di Ragusa dove il sindaco grillino della cittadina, Federico Piccitto, ha perso la maggioranza in consiglio comunale perché i suoi compagnucci della parrocchietta hanno votato con l’opposizione affondando un manovra di 20 milioni di euro. Ma è anche tempesta sull'ultimo incarico al capo dello staff a cui è stato triplicato il compenso.
Chiudiamo in bellezza con le defezioni di molti grillini alla comunarie del movimento. Per costoro la faccenda delle firme false ed i comportamenti tenuti dai molti pezzi da 90 pentastellati nell’occasione, < non consentono di condividere il percorso politico con chi sta tenendo un comportamento mediatico e processuale incompatibile coi principi del Movimento>. Nei giorni scorsi avevano rinunciato alla corsa altri candidati.
Lo faceva anche il padre Zappata: predicava bene e razzolava male; ma questa è una cosa che è nel DNA di tutto il movimento, nessuno escluso.
Il paradiso di bugie nel quale si erano andati a ficcare con le loro lunghe concioni tenute ad uso e consumo di fanatici assertori del grillismo, esageratamente populista, apolitico e qualunquista, sta per diventare un inferno.
Nessun comune governato da loro, arriverà a fine legislatura. Tutti fallimenti grossolani dovuti ad una incapacità evidente di amministrare ed essendo consci di questa loro debolezza cronica non hanno assunti impegni ed oneri gravosi che avrebbero richiesto competenze ben diverse dalle loro. Sono contro a prescindere.
Certamente è lecito affermare, come farebbe certamente qualche aderente al Movimento, che anche gli altri partiti rubano ed “inciuciano” da 50 e più anni.
Verissimo. Ma perché, allora, se si vogliono VERAMENTE cambiare le cose, non ci si mette a lavorare seriamente, dando il proprio contributo intellettuale, (quello della propria intelligenza), collaborando con le altre forze politiche? Con i numeri a disposizione nelle due Camere si potrebbero fare passare proprie proposte di legge, perché non farlo? Qualcuno dice che non vi può essere collaborazione fra Movimento ed i ladri che stanno in Parlamento. La realtà di questi giorni è diversa. Dice che nessuno è esente da scheletri nell’armadio, quindi perché non collaborare invece di mettersi sempre di traverso senza concludere MAI nulla, senza produrre MAI un foglio di carta con una norma, una leggina, una cosa qualsiasi che dimostri, anche a loro stessi di essere vivi? Assentarsi continuamente dall’aula giova al movimento? Pensiamo di no. Un atteggiamento di così insensato rifiuto non porta da nessuna parte: bisogna creare non distruggere. Dopo tutti questi anni di presenza in Parlamento ci si chiede ancora cosa resterà delle loro esperienze di questo periodo.
Forse nemmeno le chiacchiere, perché di altro non v’è nulla.
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