Le colpe dei Padri
 Pietro Giannini 04-03-2017


Suppongo che tutti si possa essere d’accordo sul fatto che tutti siamo figli delle nostre opere. Ognuno raccoglie per quanto ha seminato nel corso della sua vita ed in bene o in male, riceverà in proporzione ed in qualità secondo quanto ha interrato.

Già nell’Antico Testamento si diceva: “le colpe dei padri ricadranno sui figli”.

Era chiaro che si volesse dire che i padri avrebbero ricevuto ciò che in vita avrebbero insegnato alla loro prole. Ma non si parlava tanto di una punizione vera e propria, bensì del fatto che le conseguenze dei peccati di una persona si sarebbero sentite anche a distanza di generazioni.

Dio stava dicendo agli israeliti che i loro figli avrebbero sentito l’impatto della generazione precedente come conseguenza naturale della disobbedienza dei loro genitori e del loro odio verso Dio.

La questione è rimasta controversa per molti secoli perché quella frase contraddiceva la misericordia del Dio che perdona, in particolar modo gli innocenti perché nulla hanno da farsi perdonare.

A chiarire le cose ci pensò fra il 600 ed il 500 a.c. il Profeta Ezechiele che ci spiegò che ognuno è responsabile dei propri peccati. I figli non possono pagare per i peccati dei loro genitori ed i padri non possono essere puniti per quelli dei loro figli. La colpa di uno non è condivisibile con altri, né altri possono essere responsabili per noi.

Passando dal Sacro al Profano, si direbbe: “chi sbaglia, paghi”.

La crociata di questi giorni condotta contro Renzi ha il sapore antico dell’ignoranza e della triviale usanza di crocifiggere qualcuno ad ogni costo per trarne un qualche vantaggio. Se il Padre di Renzi è colpevole che paghi. Lo ha detto anche il figlio. Ed è giusto così. Quello che è da condannare è il comportamento di qualche bieco brigante da strada che tenta di infangare gli altri quando il proprio mondo è racchiuso nello squallido spazio culturale di una porcilaia.

Il capo di un partito, è stato detto in questi giorni deve essere esente da qualsiasi macchia. Infatti a capo di diversi partiti ci sono personaggi che hanno fedine penali da Oscar. C’è una vasta scelta di malfattori: vi sono infatti pluriomicidi, ladri, puttanieri, corruttori, bancarottieri, ed un numero imprecisato di figli di…….

Ma non tocca a noi fare la morale a qualcuno.

Non possiamo non notare però che la nostra epoca è contraddistinta da una mancanza di etica e di rispetto senza precedenti.

La bugia è diventata parte integrante della vita di tutti i politici.

Tom Clancy nel suo Ottobre Rosso fa dire al personaggio Jeffrey Pelt questa frase:

«Io sono un uomo politico; e questo vuol dire bugiardo e truffatore, e quando mi chino a baciare i bambini rubo loro le caramelle. Ma vuol dire anche che mi lascio tutte le porte aperte».

Ecco questa è la realtà e vale per tutti a prescindere dall’appartenenza a questo o quel partito.

Ma addossare a qualcuno colpe dei genitori non solo è ignobile ma anche squallido, specie quando ciò viene fatto da personaggi che entrano ed escono dalle aule giudiziarie e la cui fedina penale è lunghissima ed onusta di “gloria”.

La memoria corta, l’incapacità di giudizio autonomo e la distorsione della verità fanno il resto.

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