Mala tempora currunt, sed peiora parantur.
di Pietro Giannini 08/12/2017
Tutti sono pronti a fare il premier. Ma poi, che significa essere pronti? Vuol dire che sono preparati? No di certo. Purtroppo è solo l'arroganza e la protervia becera di qualche dissennato a fargli pensare di essere in grado di fare il Premier.
Abbiamo già due semi-analfabeti in corsa per il premierato e sono due che farebbero ridere l'Europa più di quanto non abbia fatto l'ex cavaliere. Purtroppo saranno votati ancora da molti italiani che, come loro, sono vittime della loro stessa incultura politica e non solo. "E tutti udremo un sonoro cachinno sollevarsi da Bruxelles". Ad imperitura vergogna dei posteri.
Ma niente di più facile che almeno uno dei
due sia in “pole position” per afferrare la leva del comando. La destra
disunita ed a pezzi si tiene, tuttavia, compatta sull’onda della “nouvelle
vague” di Berlusconi, risorto come l’Araba Fenice dalla sue ceneri.
La sinistrata sinistra non riesce a
compattarsi e Bersani ed i suoi scherani finalmente scoprono le carte:
affossare il PD, affossare l'Italia e riconsegnarla, mani e piedi, alla destra
o agli inciuchiti barbari del grillo parlante. Complimenti, dopo il
voto non si potrà fare più nulla perché se si perdono i collegi non ci sarà più
come recuperarli.
A Bersani non gliene frega nulla, lui ha un solo obiettivo: fregare Renzi che gli ha tolto il posto di segretario. Ed anche se si è votato e la gente ha scelto democraticamente il suo segretario, a Bersani, che evidentemente è molto meno democratico di quanto affermi, non importa una beata mazza.
Questa è la storia: la scissione dei traditori non aveva scaturigine politica, nasceva da un forte rancore e da un desiderio di vendetta personale non ancora sopito. Similmente si può dire per D'Alema che si è visto sfilare da sotto il sedere lo scranno di Ministro degli Esteri e ha giurato anche lui tremenda vendetta. I due vendicatori alla Marvel sono due macchiette da fumetto, oramai al limite di una vita politica passata fra inciuci politici, accordi ed intrallazzi di palazzo, un vero campionario di scatolame scaduto.
A questi però si aggiungono forze nuove (non
quelle destrorse), come Grasso ad esempio che è stato scelto a furor di popolo
per guidare la nuova forza politica “Liberi e Uguali” che ha inglobato “MDP
(Articolo Uno)”, “Sinistra Italiana”, e lo sparuto drappello di Pippo Civati:
“Possibile” A questo nuova formazione aderiranno secondo l’attuale stato delle
cose anche la sinistra del defunto SEL e forse la Boldrini ed il suo seguito e
parecchi altri politicanti dell’ultima ora senza né parte né arte. Dei cani
sciolti insomma.
Ad una formazione siffatta, che viene data
attualmente al 6% circa, e che è in costante ascesa, è legittimo concedere un
bel 10% entro due mesi. Quasi tutti voti tolti al PD. Così non si vincono le
elezioni. Si perdono e si perdono alla grande. Ma vuoi mettere la soddisfazione
di averla fatta pagare al rottamatore?
Più idioti di così….
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