No-vax: solo squallida politica?
Pietro Giannini 21-05-2017



La vicende legata al decreto sui vaccini ha suscitato un vespaio di polemiche alcune stupide, come nella maggior parte dei casi, altre più serie.

La necessità di un decreto, così duro nelle sanzioni, non è nata a causa della “forte tendenza autoritaria del governo”, come qualche poco accorto ma interessato commentatore ha scritto o detto. La durezza di questo decreto sulla vaccinazione obbligatoria, trova scaturigine proprio nella forte resistenza di molti genitori che si sono lasciati travolgere dall'insana follia di un seminatore di zizzania, dando origine ad una forte resistenza indotta alla cura.

Tre o quattro anni addietro non esistevano palesi o forti avversioni alla vaccinazione, c’era una certa rilassatezza da parte delle sanità e della scuola nel controllare lo stato della vaccinazione in Italia, tenuto conto che le malattie infettive erano state debellate proprio dai vaccini.

Ci si è accorti però, da due anni circa ai nostri giorni, che la diffusione della meningite, anziché essere localizzata, si era allargata a tutto il territorio, pur mantenendosi ad un livello numerico di casi accertati, molto contenuto. La prontezza d'intervento degli organismi sanitari, e la pronta vaccinazione delle persone coinvolte, ha evitato il diffondersi di una malattia fra le più pericolose al mondo.

Il morbillo invece aveva ripreso la sua corsa alla diffusione in maniera preoccupante.

EPI Centro (portale dell’epidemiologia e della salute) scrive quanto testualmente riporto:

«Tra il 1 gennaio 2017 e il 14 maggio 2017 al Sistema di sorveglianza integrata morbillo e rosolia sono stati segnalati 2395 casi di morbillo. Quasi tutte le Regioni (18/21) hanno segnalato casi, ma il 91% proviene da sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. L’89% dei casi era non vaccinato e il 7% ha ricevuto solo una dose di vaccino. L’età mediana dei casi pari a 27 anni. La maggior parte dei casi (73%) è stata segnalata in persone di età maggiore o uguale a 15 anni; 151 casi avevano meno di un anno di età. Infine197 casi segnalati tra operatori sanitari. Lo riferisce l'ottavo numero del bollettino settimanale prodotto dall’ISS, in collaborazione con il ministero della Salute, per monitorare e descrivere l’epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese da gennaio 2017».

La campagna condotta da alcuni contro i vaccini, sotto il pretesto di truffe ai danni della sanità, è del tutto paranoica ed irriflessiva. Gli stessi autori di tale campagna, godono di molte presenze di deputati sia alla Camera che al Senato della Repubblica. Se fossero stati certi di quanto affermavano, non avevano altro da fare che presentare idonei esposti presso la procura della Repubblica e lasciar fare alla Giustizia, anziché sbraitare solamente, senza far un bel niente.

Il problema è che “fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” come diceva un vecchio adagio.

Le chiacchiere: ecco, quelle sì che avrebbero bisogno di vaccinazione perché la loro diffusione e rapidissima ed infettano subito. Don Basilio personaggio del “Barbiere di Siviglia” noto melodramma di Gioacchino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, canta:” La calunnia è un venticello un’auretta assai gentile, che insensibile, sottile leggermente dolcemente incomincia a sussurrar. Piano piano terra terra sotto voce sibilando va scorrendo, va ronzando, nelle orecchie della gente s’introduce destramente, e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar.”

Mai cosa fu detta meglio di così.

Ma questa è proprio la causa della forte resistenza ai vaccini creata ad arte da irresponsabili ed inqualificabili megalomani che hanno ignorato i danni che, una interruzione delle vaccinazioni, può causare a milioni di Italiani. Adesso ci ripensano e dicono che loro sono sempre stati per la vaccinazione e che non hanno mai detto di essere contro, almeno questo è quel che dice il loro capo. Bisognerebbe dirlo anche ai seguaci che, non avendo ascoltato la parola del profeta, non sanno che pesci prendere. Siamo quasi certi che ci ripenseranno ancora. Il sì ed il no sono il loro mestiere.

Ma sono i nuovi politici di domani. I nostri figli saranno di certo in pessime mani.

A meno che......

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