Peggio di così.
Pietro
Giannini 26-06-2017
Ci sono seri motivi per dubitare che al PD potesse andare peggio di così. Una mezza catastrofe. Continuare a far finta di niente significa portare i 5S al governo dell'Italia.
Solo qualche finto cieco (uno che non vuol vedere per convenienza) non vede il disastro imminente.
Non è la destra che andrà al governo almeno per il momento, ma i 5S che, nonostante le clamorose topiche dei suoi sprovveduti e superficiali sindaci, e nonostante i numerosi trascorsi penali, anche gravi, di Beppe Grillo, conservano un notevole seguito di gente.
Ma è gente stanca di una politica di scarsa affidabilità, malata, corrotta, infarcita da reati penali che gonfiano gli archivi giudiziari di carte, denunce, querele, rinvii a giudizio, condanne penali, ricorsi e sentenze a pioggia.
Una vera dimostrazione di marciume corruttivo, esecrabile, squallido, immorale. Una sorta di bengodi che ha travolto gente di tutti i partiti pur di gestire un minimo di potere a qualsiasi livello.
Ed è così anche per gli assessori comunali, provinciali, regionali, dirigenti di qualunque cosa, presidenti di qualsiasi ente, di istituzioni, A.D. di aziende di qualsiasi grandezza, fino ad arrivare ai deputati. Quest'ultimi sono i peggiori perché, nonostante i lauti stipendi mensili, rimborsi, agevolazioni "erga omnes" o personalizzate, necessitano costantemente di arrotondare i loro emolumenti con mazzi di banconote o anche mazzette, buste, bustarelle, oboli, omaggi, regali a loro "insaputa”, favori personali, voti di scambio e chi più ne ha più ne metta.
In questo paese nel quale hanno comandato un po’ tutti, assolutamente nessuno escluso, in vari periodi negli ultimi trent'anni, il disastro provocato da questo marciume ha infangato non solo il nostro buon nome, la nostra dignità, ma ha creato uno scontento epocale che adesso qualcuno meno furbo comincia a pagare a spese dei più furbi che invece arraffano posti in luoghi che prima si ritenevano chiusi ad infiltrazioni esterne.
Il PD che ha avuto una parte di colpe nella ripartizione del marciume, paga il fio di una politica scissionista, retriva, malevola, vendicativa perpetrata da pezzi del partito contro l’attuale segreteria e che da rottamati sono diventati rottamatori. Renzi avrebbe l'obbligo di fare un'attenta analisi del voto, approfondita e seria anziché farne una superficiale, minimale e di certo sbagliata.
La compattezza di facciata della destra xenofoba ha dato l'impressione alla gente che è andata a votare (poca) di un'affidabilità che nei fatti non esiste. La Lega e Berlusconi non viaggiano al momento sullo stesso treno. Bisognerà vedere chi ha preso quello giusto. Di certo il PD ha invece bisogno di ritrovare un leader che possa ricompattare le varie anime del partito. Cosa non facile anzi, complicata dalla vecchia voglia insana di ritagliarsi un proprio spazio, un posticino al sole, fregandosene degli Italiani, tanto a loro ci penserà Grillo. Se non vedono il pericolo oltre che ciechi sono anche dei perfetti stupidi.
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