Il ricatto.
Anche Toninelli sparla di governo sovrano.
Sia lui che Di Maio evidentemente non sanno che è il Parlamento ad essere sovrano e non il Governo.
Due o tre giorni fa, anche Di Maio aveva detta la stessa idiozia a testimonianza della sua perfetta ignoranza. Ebbe a dire, infatti: " La decisione sulla nave Diciotti fu una decisione di un governo “sovrano”.
Ora occorrerebbe spiegare a questi due signor nessuno, come peraltro ha già fatto qualcun altro nei confronti di Di Maio, che è il parlamento ad essere "sovrano" perché fa le leggi, non il governo che svolge le sue funzioni nell'ambito di quelle leggi.
Infatti l'articolo 1 della nostra Carta Costituzionale dice esattamente che la sovranità è del popolo che la esercita attraverso le leggi che competono esclusivamente al Parlamento, che resta dunque sovrano per investitura popolare attraverso le elezioni.
Ora questi non hanno nemmeno aperto la Carta Costituzionale per guardarci dentro, si sono limitati, forse, a guardare solo la copertina.
In quanto alla TAV non farla ci costerà parecchi soldi sia per la prevista penale che ci verrà inflitta, sia per risarcire gli altri Stati coinvolti nella TAV per il danno economico che la mancata realizzazione dell'opera, arrecherà loro. E li dovremo pagare noi, con questa sorta di governo che ci troviamo.
Anche se l’potesi che la TAV non si faccia, sembra improbabile viste le insistenze del Veneto di Zaia, leghista di ferro.
Il momento discendente dei 5S e la prepotente ascesa di Salvini potrebbero indurre tutti a più miti consigli. L’unica cosa che potrebbe ostare, al momento, è il pesante ricatto degli ex grillini su Salvini per via dell’autorizzazione a procedere, richiesta dai giudici e pendente sul capo del leghista, il quale per salvarsi potrebbe cedere qualcosa in cambio.
Il ricatto quindi sembra il modo di operare di questo governo. Non solo in questo caso, ma in tutti i problemi che mano a mano si stanno presentando e che non riescono a risolvere in modo diverso. Se vuoi una cosa cedi in cambio qualcosa d’altro. Perché è a questo che siamo arrivati.
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