Un Paese di zombie.
Pietro Giannini 08-01-2018


Forse a qualcuno può sembrare esagerato dire che questo è un Paese di zombie, ma non è così. Lo zombie, secondo l’antica tradizione vudù da cui si origina, non sarebbe altro che un morto cui è stata sottratta, da certi preti chiamati bokor, una parte dell’anima. Ciò comporterebbe una forma di letargo e parziale conservazione del corpo. Qualora quella parte di anima venisse rimessa in quel corpo ne provocherebbe il risveglio dando vita ad uno zombie che diverrebbe un fedele ed obbediente pezzo di carne semovente.

Che c’entra con l’Italia? Qualcuno ha già capito che il nostro Paese è ormai un Paese senza più anima. Siamo nelle mani di spietati bokor che cercano di prenderci l’unica cosa che possediamo ancora di nostro: l’anima. 
Dopo averci già depredati di tutto il resto.

Le promesse elettorali di squinternati politicanti da suburra che si vendono come politici di rango, non ci affascinano più come una volta. Molti di noi sono cresciuti a pane e menzogne e oggi sono un po’ meno facili da convincere con le chiacchiere da taverna.

Ognuno propone ricette miracolose promettendo, da destra e da manca, riduzioni di tasse universitarie, abolizione del canone TV, abolizione del bollo auto, di blocco dell’aumento dell’Iva, riduzione di questo e di quello e via enumerando balle. 

Nessuno però ci dice da dove dovrebbero arrivare i soldi per coprire il mancato afflusso di denaro pubblico a seguito di questi tagli di tasse.

Se non lo dicono è perché non lo sanno e quindi affermano una cosa che sanno di non poter fare.

C’è caduto anche Grasso con la faccenda delle tasse universitarie che, secondo lui, non dovrebbero essere pagate. La domanda molto stupida che ne sortisce è questa: I figli di miliardari e quelli di disoccupati (che fanno fatica a mantenere agli studi un figlio), avrebbero dunque lo stesso trattamento? Ciò comporterebbe un notevole sgravio fiscale per i ricchi mentre ai poveri verrebbero imposte più tasse per coprire il mancato introito. Perché è notorio che i ricchi sono quelli che evadono. I poveracci, ovviamente, non lo possono fare.

Grasso in sostanza vuol dare più soldi a chi già ne ha tanti e li nasconde nei paradisi fiscali, togliendone ancora a chi non potrà mandare più, di questo passo, i propri figli a scuola. La giustizia sociale è questa per Grasso, Bersani, D’Alema e soci dei fuoriusciti del PD?

Ecco perché siamo un Paese di zombi. Siamo in uno stato di profonda letargia, chiniamo il capo sconfitti prima ancora di aver cominciato a lottare, non abbiamo più l’anima perché ce l’hanno sottratta, in conseguenza ci manca anche la forza di dire a tutti questi bokor: andate a farvi…

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