Il movimento ittico

di Pietro Giannini 10/12/2019
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Correre dietro alla sardine, quando ci sono pesci ben più grossi da friggere, non mi sembra utile, ma quando nasce un movimento spontaneo come questo, occorre capire da dove viene e dove va.

Non si fa altro che parlare di sardine. I politici furbi o meno, stanno studiando il modo di pescarle, ma finora nessuna ha abboccato. Le scritte ed i motti riportati sui cartonati delle sardine rosse hanno un chiaro significato di protesta ma ben lontani dai vaffa alla Beppe Grillo.

Sono “favva” espressi certamente in modo più civile, più corretto, educato, meno volgare e sono decisamente intelligentemente ed ironici.

Questo movimento è composto da giovani e meno giovani (trentenni) che hanno coscienza di quello che stanno facendo, senza trascendere, senza insultare nessuno e senza mandare nessuno a quel paese.

La loro forza attualmente è nel numero, come sempre accade, e questo preoccupa populisti, sovranisti, conservatori e progressisti. Tutti insomma.

Il movimento, nato a Bologna sotto la “necessità” di contrastare la destra e la Bergonzoni, ha presto avuto un seguito talmente largo da riuscire in poche ore a portare quindicimila persona in Piazza Grande. 

In Italia abbiano vissuto l’epopea grillina e abbiamo assistito alla sua débâcle. Abbiamo visto che le lattine di tonno sono rimaste desolatamente chiuse perché i 5S non sono riuscite ad aprirle. Speriamo che le sardine abbiano miglior sorte e che siano all’altezza del compito che le attende.

Si, perché un compito le attende. Dovranno subire le maldicenze destrorse, gli insulti dei conservatori, le calunnie leghiste, le ire e le ironie di chi non la pensa come loro.

In questi giorni dal web si sono levate e continuano a levarsi grida e strepiti da parte delle organizzazioni online paramilitari di destra che sparano a zero su queste manifestazioni nelle piazze d’Italia.

“Siamo più un anticorpo che un movimento politico, un movimento anti-Salvini” ha detto uno dei quattro promotori del movimento.

Vedremo se sapranno resistere alla pressione che, fortissima, arriverà da partiti che già, dopo una settimana sono calati nei sondaggi, forse per merito delle sardine, o forse no. Ma il calo è reale.

Ma soprattutto è necessario che quelli, dai quali è partita questa idea, nata come contrasto alle piazze invocate ed osannate dai leghisti a favore della Bergonzoni, non abbiano la pessima idea di pensare di crearsi spazi personalizzati per emergere dall’acqua e finire attaccati all’amo di qualche pescatore o in pasto a qualche pesce più grosso.

Altrimenti finirebbe la Rivoluzione Ittica, come loro stessi l’hanno definita.

  



Sempre uno dei quattro dice:
<< "A me interessa la politica, così come credo interessi a tutte le persone che stanno in piazza. Il problema è che la coscienza politica si era addormentata". Noi diciamo semplicemente 'riappropriamoci della politica'. Se queste piazze piene non si trasformeranno in urne piene, evidentemente, c'è un problema di fondo, ma non me ne sentirei la responsabilità".>>
Ed intanto preparano una grande manifestazione a metà dicembre nella Capitale. 

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