La sconfitta dei pentastellati

 

 

 

L'asfittica strategia politica del M5S, perseguita tenacemente dal suo secondo (in ordine di tempo) profeta, che non vuole "i campi larghi" ma quelli ristretti, dai quali deve riuscire a passare solo lui e non altri, è miseramente fallita. Troppi ideologi, che mirano ad una fama spesso immeritata, si esibiscono in chiacchiericci che di politico hanno solo l'atteggiamento esteriore di chi crede di sapere e non sa. I momenti di lucidità sono brevi e bisogna cogliere, come suol dirsi, l'attimo. Passato quello resta solo il buio di occasioni non colte, di possibilità sfuggite, di insuccessi palesi, inequivocabilmente ed ottusamente perseguiti. In Politica l'autolesionismo non paga. E nemmeno la dabbenaggine. L'inascoltata offerta di liste allargate più volte avanzata dal PD non è stata ascoltata da chi presumeva e presume di poter fare da solo, forse in preda ad una irragionevole ebbrezza egotistica. Ma, come dicono altrove, " les jeux sont faits". Peccato che la pallina si sia fermata sul colore e sul numero sbagliato.

Pietro Giannini 31/05/2023


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