La moltiplicazione degli inetti

 

Dopo quella sorta di affermazione eccezionalmente stupida quanto arrogante di Giuseppe Marasco, neo eletto consigliere comunale a Manfredonia nelle liste dei Fratelli d’Italia, che a quanto sembra ci teneva molto ad informaci del fatto che loro sono abituati ai forni crematori, ecco che viene fuori un altro personaggio che segue la carretta dei fini dicitori della destra nostrana, per dirci che secondo lui al crematorio dovrebbero essere inviati i "ricchioni" (leggasi gay).

“In America vanno di moda i ricchioni. Qui esistono gli uomini e le donne, i binari non esistono. Tutti quanti là dentro, nel forno crematorio a Cava de’ Tirreni e abbiamo risolto il problema”, sono gli audio delle frasi choc del primario Carmine Alfano mentre parla ai suoi specializzandi nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Ruggi di Salerno, neanche un semi-analfabeta. Nelle liste della Meloni non si trova uno sano di mente. Tutti uguali, tutti maschioni forti e solidi nella loro mascolinità, come voleva Mussolini che fossero TUTTI gli italiani. E più donne ed amanti avevi, più dovevi essere orgoglioso di essere fascista. E più eri orgoglioso di essere fascista meno cervello dimostravi di avere. La paura sconvolgeva le masse e tutti applaudivano (essendo obbligati a farlo) il grande uomo che dal balcone di Piazza Venezia arringava, con fare stentoreo e atteggiamenti melodrammatici da carro di Tespi, le folle tremebonde vittime incolpevoli della volontà del duce. Ora la destra italica sta acuminando il bastone con il quale comincerà, fra non molto, a "sensibilizzare le masse", come nel ventennio di orribile memoria. I tempi che ci attendono sono sempre più scuri e non è colpa loro ma di chi li ha portati, con il proprio voto, al governo.

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