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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020
La deriva xenofoba . di Pietro Giannini 28/01/2020 ************************ Passate le elezioni e visto l’insuccesso della Lega nella regione più rossa d’Italia, si spera adesso che abbiano fine anche tutte le vergognose manfrine pre-elettorali a base di Papeete, Mojito da 11° e 158 calorie, moto d'acqua della polizia, prosciutti, culatelli, formaggi DOP, Nutella e citofoni accusatori.  Quello che resta di tutto ciò è la consapevolezza che le nostre campagne elettorali saranno sempre più cattive, più dense di insulti, viltà, bugie e calunnie. Un pessimo futuro aspetta i nostri figli che si troveranno al cospetto di jene ed avvoltoi pronti a tutto per un pugno di voti.  La cosa inaspettata, in questa tornata elettorale è stata quella famigerata citofonata fatta per chiedere se, in quella casa lì, abitasse uno spacciatore.    Ora nelle settimane immediatamente precedenti le elezioni, tre leghisti con incarichi nel partito, erano stati arresta...
Arsenico e vecchi merletti. Di Pietro Giannini 17/01/2020 *************************** Un nuovo PD, una nuova sinistra. Non si fa altro che parlare delle stesse cose da decenni. Nuovo e Sinistra, a mio avviso, sono in antitesi, perché entrambi sono uguali a sempre, sia nei concetti che nei personaggi. Questi ultimi, soprattutto, sono ancora quelli che pensano di riuscire, come sempre, a manipolare le menti degli italiani, come peraltro fa Salvini con i suoi adepti, facendoli votare come vuole.  Se la nuova sinistra, di cui parla e straparla Zingaretti, è questa, non serve a niente fare un congresso. Basta molto meno: è sufficiente una riunione al bar per ribadire o chiarire qualche principio stantio e dare il via al nuovo partito dopo avergli cambiato nome (cosa da fare assolutamente per rinfrescare la facciata). Se i valori restano quelli di prima e le teste pure, non si va da nessuna parte. Non si può fare un partito nuovo con vecchie cariatidi smarrite...
Pagliacci di Pietro Giannini 07/01/2020 ******** Comandare non è facile e Di Maio non lo sa fare, visto come ha ridotto a brandelli il suo movimento in soli due anni di bi-governo destra - sinistra; fare il ministro specie, quello degli esteri, è complesso e difficile, se non hai competenze e Di Maio non ne ha nessuna, ma lui tutto questo non lo capisce nemmeno. I deputati che sta perdendo sono pezzi del suo stesso potere che vanno a sedere altrove. E non è detto che stiano con la maggioranza di cui lui fa attualmente parte.  Molti (quelli meno dotati intellettualmente) aderiranno al programma della premiata ditta SAL.MEL.BERL. & c., anch'essa debilitata dal tracollo dell'ultimo socio che sta, per pura, quanto arrogante e consolidata dabbenaggine politica, tenendo a malapena le briglie un cavallo stanco di tirare un carretta fatta di mala politica, di poca biada e di molte figuracce del cavolo.  I soldi non sono tutto (possono però servire...
Il pusher di odio. Pietro Giannini 03/01/2020 *************** Non è un nuovo tipo di pusher. È lo stesso tipo di pusher, solo che vende un diverso tipo di droga.  È lo spacciatore di odio. O meglio è chi odia tutti quelli che non la pensano come lui. Individui così pericolosi in Italia ve ne sono, nella nostra politica attuale (quella che pretende di contare), 4 o 5 al massimo. Sono esseri atipici, spesso rozzi nell’aspetto, volgari nella sostanza, non inseriti nel contesto socializzato del nostro paese, ma ben inseriti in quello de-civilizzato. Riescono a plagiare una larga compagnia di drogati di odio che li segue imperterritamente, che pendono dalle labbra di questa sorta d’imbalsamatori, aspettando che da esse vengano emessi suoni, spesso inconsulti ed odiosi che, opportunamente decriptati dalle loro menti malate diventano ordini da eseguire immediatamente. È così che nasce e si sviluppa (nel corso di questi ultimi 24 mesi ca.) questa sorta di caten...